Leggevo le notizie di calciomercato sui vari quotidiani sportivi. Su Tuttosport ho letto il nome di Andrea Petagna come nuovo – ipotetico – rinforzo per l’attacco nerazzurro. Un nome che, sinceramente, stuzzica la mia fantasia. È un centravanti strutturato, forte fisicamente, in grado di sbloccare partite sulla carta complicate. Più i soliti nomi di cui ormai siamo a conoscenza, ovvero Morata, Taremi e Balogun. Vorrei fare un ragionamento molto semplice: Morata e Taremi non si discutono, stiamo parlando di due calciatori affermati e di caratura internazionale.
Entrambi hanno un’età (31 anni) che, forse, non giustifica l’importante investimento che dovrebbe fare l’Inter. Si legge di circa 20 milioni – per il primo, con pagamento della clausola – e 30 per il secondo che, ricordiamo, ha un contratto in scadenza nel 2024. C’è poi Folarin Balogun, un calciatore che ho ammirato durante lo scorso campionato di Ligue One disputato con la maglia dello Stade Reims. Una stagione importante condita da 37 presenze e 21 reti. L’Arsenal – società che detiene il cartellino – non sembra voler scendere al di sotto dei 40 milioni.
E qui mi sono posto un’altra domanda: come mai l’Arsenal, società che da sempre punta sui giovani, nonostante il recente infortunio di Gabriel Jesus, ha deciso di non puntare su un giovane interessante come Balogun? Magari perché Arteta non lo considera pronto per un palcoscenico sontuoso come la Premier League. Scelte tecniche che vanno accettate, sia bene inteso, ma se non è pronto per la Premier League, chi dice che possa esserlo per un campionato estremamente tattico come la nostra Serie A? Nessuno. Potrebbe diventare un campione come rimanere un’eterna giovane promessa. L’investimento che l’Inter dovrebbe fare sarebbe notevole e senza la certezza che il calciatore esploda realmente.
Al momento l’unica certezza nell’attacco dell’Inter è Lautaro Martinez. Anche Thuram dovrà fisiologicamente calarsi nella realtà del campionato italiano. L’augurio è che possa riuscirci, che possa esplodere e diventare un attaccante straordinario. In questo caso l’Inter lo ha acquistato a costo zero, non ha mica sborsato 35 o 40 milioni. Il gioco vale la candela. Ecco perché, forse, sarebbe meglio, almeno per quest’anno, puntare sull’usato sicuro. Mi vengono in mente due nomi: Alexis Sanchez e Duvan Zapata.
El Nino Maravilla ha tolto le castagne dal fuoco in parecchie occasioni. A lui sono legati ricordi bellissimi, su tutti la rete contro la Juventus nella finale di Supercoppa Italiana del 2022. Un calciatore di notevole talento, geniale, unico. Rapido e letale sotto porta, nel Marsiglia di Tudor ha dimostrato, numeri alla mano, di essere ancora in grado di poter fare la differenza. Se qualcuno sta storcendo il naso è bene che guardi il numero delle reti di Sanchez e quelle di Dzeko e Lukaku nell’ultima stagione. Non c’è differenza. Zapata ha caratteristiche simili a Lukaku. Meno potente, più rapido, forse anche più tecnico. È in uscita dall’Atalanta dove è chiuso da Scamacca.
Balogun, Zapata, Sanchez, Taremi o Morata? L’Inter sfogli pure la margherita ma se è vero che chi non risica non rosica è altrettanto vero che chi lascia la strada vecchia per la nuova non sa mai quel che trova.