Inter-Salernitana, le pagelle

Inzaghi (voto 6.5) prepara la partita alla perfezione. Temeva la Salernitana, una squadra coriacea, e cura i dettagli con meticolosità. Un solo cambio – Acerbi per Bastoni – rispetto al mercoledì di coppa ed i risultati gli danno ragione. Questa è la strada giusta.

Onana (voto 6.5) si esalta con due parate più spettacolari che necessarie. Si è preso l’Inter in due mesi grazie a piglio ed autorità. Molto bravo anche con i piedi. Skriniar (voto 6) gode di un pomeriggio sereno anche in virtù dei pochissimi grattacapi che gli crea Piatek. De Vrij (voto 6) si lascia sfuggire Dia in una sola occasione.

Per sua fortuna, l’attaccante della Salernitana sciupa la potenziale occasione da gol. Acerbi (voto 6) viene dirottato a sinistra per far rifiatare Bastoni. Non è la posizione che predilige ma svolge il compito senza sbavature. Dumfries (voto 6.5) si porta a spasso Mazzocchi, che cerca di arginarlo come può. Buone progressioni offensive ed intelligente fase di non possesso ne fanno un esterno tra i più continui per rendimento.

Viene sostituito da Bellanova (voto n.g.) a cinque minuti dal termine. Barella (voto 7) sfodera l’ennesima prestazione importante per quantità e qualità. Mette lo zampino nel vantaggio nerazzurro offrendo un assist al bacio a Lautaro, poi chiude il match con una pregevole rete. Calhanoglu (voto 7.5) é il migliore in campo. L’infortunio di Brozovic ha permesso ad Inzaghi di scovarne le ottime doti da regista. L’assist per il raddoppio di Barella è meraviglioso. Standing ovation ad un minuto dal termine quando viene sostituito da Darmian (voto n.g.).

Mkhitaryan (voto 6.5) piace per l’intelligenza con cui gioca il pallone. Il colpo di tacco nell’azione che porta al 2-0 evidenzia l’enorme classe di cui dispone. Inzaghi lo sostituisce al minuto settantadue con Asllani (voto 6). L’ex Empoli ha voglia di dire la sua ed entra con la giusta mentalità. Dimarco (voto 6.5) torna sui suoi livelli dopo l’opaca prestazione del Camp Nou. Dal suo sinistro nascono sempre pericoli. Gosens (voto 6), che ne prende il posto, cerca il bis dopo il gol al Barça ma non è fortunato. La sua conclusione di destro gira troppo a largo.

Dzeko (voto 6) dà l’impressione di essere stanco dopo le fatiche di Champions League. Non può essere sempre decisivo e Correa (voto 5.5), che ne prende il posto, lo fa rimpiangere. Lautaro (voto 7.5) raggiunge Milito per numero di reti realizzate con la maglia nerazzurra. Scusate se è poco.

Come si dice in NBA, El Toro è in ritmo e dopo Barcellona si ripete in campionato con un tiro da fuori area che sorprende Sepe.

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