Chi ne ha non lo perda. Non è un indovinello di Edward Nigma, uno dei nemici più acerrimi di Bruce Wayne, in arte Batman. È solo un suggerimento. Per Inzaghi è tempo di scegliere. Scelte definitive, basta con gli esperimenti. I dati sono incontrovertibili: tre sconfitte in sette gare di campionato, una in due gare di Champions League ed alcuni ruoli chiave che hanno bisogno di un titolare ben definito.
Portiere. Onana o Handanovic? Handanovic o Onana? Inzaghi sfoglia la margherita e alterna i due estremi difensori a seconda della competizione. Da che calcio è calcio il portiere guida il reparto difensivo, comunica con i difensori, partecipa ad alcune dinamiche nella fase di non possesso. Alternarlo è controproducente anche per i tre centrali difensivi.
Esterni. Sono fondamentali nel 3-5-2 sia in fase di possesso che in quella di non possesso. L’unico che abbiamo visto poco – e ce ne rammarichiamo – è Bellanova. Detto questo, è tempo dell’investitura ufficiale dei titolari. Dumfries e Dimarco? Bene. Dumfries e Gosens? Bene. Si ricorra al turnover quando realmente necessario, anche per consentire a chi avrà l’arduo compito di rimpiazzare l’arduo Perisic di oliare i meccanismi con il centrale sinistro. I motivi per cui Bastoni è andato in confusione dipendono anche da questo. Con Perisic i meccanismi sia in fase difensiva che offensiva erano rifiniti e raffinati. Si conceda all’ottimo Bastoni la possibilità di legare con il compagno di fascia.
Vice Brozovic. Asllani è stato preso per quello e siamo convinti che il calciatore ex Empoli abbia le spalle larghe per calarsi in una realtà importante come quella nerazzurra. Domanda: ora che Brozovic starà fuori per un pò di tempo, è possibile vedere – finalmente – Asllani tra i titolari? Oppure ci toccherà assistere ad esperimenti come Mkhitaryan e/o Barella in regia? Inzaghi è l’allenatore, anche eccellente ci sia consentito di aggiungere, ma l’Inter non può permettersi di perdere tre partite incassando tre reti dall’avversario di turno. Poco importa se la squadra ha gli stessi punti in classifica dell’ultima Inter Contiana. Quella squadra, a differenza dell’attuale, lasciava trasparire sensazioni differenti. Per Inzaghi è tempo di scegliere. E di vincere.