Inter così non si può. Le pagelle della disfatta di Udine

Inter così non si può. Le pagelle della disfatta di Udine
Inter così non si può. Le pagelle della disfatta di Udine

Peggio di così non si può. L’Inter non c’è, terza sconfitta su sette gare impongono riflessioni necessarie perché con questo andamento è impossibile pensare in grande. Troppo brutti i nerazzurri per essere paragonabili a quella squadra che tanto bene aveva fatto durante lo scorso campionato. L’Inter non perdeva al Friuli dal 2013, ecco un’altra impresa di questo avvio stagionale tutt’altro che indimenticabile.

 

LA DIFESA

Handanovic 6.5: una grande parata che salva l’Inter dopo un pessimo errore di Brozovic in fase di impostazione. Non può nulla sui gol dell’Udinese. 

Skriniar 5: che non sia il suo miglior avvio di stagione da quando è nerazzurro lo si è compreso in altre partite. L’autorete di oggi è solo la conferma che deve invertire la rotta.

Acerbi 6: tiene a bada Beto, un cliente scomodo. Il migliore del terzetto difensivo, gioca con sicurezza e intelligenza.

(77′ De Vrij 4: concede il corner del 2-1 e la marcatura in occasione del vantaggio bianconero è tutt’altro che sontuosa).

Bastoni 4.5: ingenuo in occasione dell’ammonizione presa per una cattiva gestione del pallone. Appare apatico, è ora che si desti da un letargo che non gli appartiene. Il tiro con cui sfiora il vantaggio prima di essere sostituito non può rappresentare un’attenuante. 

(30’ pt Dimarco 6: entra bene in partita, fa il suo sia da terzo in difesa che da quinto a centrocampo).

 

IL CENTROCAMPO 

Dumfries 5.5: cross non sempre precisi, poco lucido in entrambe le fasi. 

Barella 6: sul campo che fu di Zico sblocca il punteggio con una punizione alle foglie morte. Per il resto la prova è sufficiente. 

Brozovic 4.5: il giallo gli farà saltare la sfida contro la Roma. Nel complesso, al di là dell’ammonizione, la prova è svogliata. Alcune giocate con sufficienza comportano la perdita di un paio di palloni sanguinosi. 

Mkhitaryan 4.5: abbastanza disordinato in avvio al punto da beccarsi il giallo da cui scaturisce la punizione del pari bianconero. Poco pressing, nullo in fase offensiva, finisce anzitempo sotto la doccia. 

(30’pt Gagliardini 5.5: lotta mettendoci il fisico. Non gli si può chiedere qualità, quella avrebbe dovuto garantirla Mkhitaryan. Non fa certamente rimpiangere il compagno sostituito).

Darmian 6: si prende la punizione da cui nasce il vantaggio di Barella e gioca una partita di enorme sacrificio in fase di non possesso.

(66′ D’Ambrosio 5.5: naufraga anche lui nel finale sconcertante della squadra).

 

L’ATTACCO

Dzeko 6: lotta, corre, protegge in fase difensiva. Rimane in campo dando tutto quello che ha a disposizione. Peccato per il gol annullato per questione di millimetri.

(66′ Correa 4.5: probabilmente il vero Tucu è rimasto a Roma. Quello nerazzurro è francamente impalpabile).

Lautaro 5: si batte come può ma viene assistito poco e male dai compagni di squadra. Quando ha il pallone tra i piedi sbaglia sempre la giocata. Domenica da dimenticare.

 

L’ALLENATORE 

Simone Inzaghi 4: quando ne cambi due alla mezz’ora vuol dire che qualcosa nelle scelte iniziali hai sbagliato. La sua Inter del primo tempo è molle, sbaglia approccio e dopo il gol del vantaggio si ritira come un orso in letargo. Nella ripresa si vede qualcosa in più solo nei primi venticinque minuti, ma è davvero poco per pensare in grande, soprattutto quando perdi tre partite su sette in campionato. 

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