Due sconfitte in cinque partite, sei reti incassate in due scontri diretti. Le incertezze nerazzurre ci sono, vanno elaborate e risolte. La gara con il Bayern Monaco è fondamentale così come il duplice impegno contro Torino e Udinese.
Il mercato troppo lungo. Qualche calciatore è stato distratto dalle sirene di mercato. Skriniar deve ancora smaltire del tutto le tossine accumulate durante un’estate in cui è stato perennemente sul punto di essere ceduto. Lo slovacco è il perno della difesa, deve ritrovarsi in fretta. Quando sarà al top, anche i compagni aumenteranno il loro rendimento.
Quando Onana dall’inizio? Quattro tiri, tre gol subiti. Questo dicono gli ultimi numeri di Handanovic contro il Milan. Un rendimento non certo impeccabile per chi ha contribuito con parate sontuose a scrivere pagine importanti della storia nerazzurra. C’è un tempo per tutto e forse è il momento di gettare Onana nella mischia.
Lato sinistro, lato debole. L’asse Bastoni-Perisic non c’è più. Bastoni va in difficoltà anche perché nella fase di non possesso né Darmian, né Dimarco, né tantomeno l’attuale Gosens, offrono le adeguate garanzie. Nella fase di possesso neanche a parlarne, il fantasma di Perisic riecheggia tra le mura di San Siro. Nel 3-5-2 il gioco passa necessariamente lungo le corsie esterne e Inzaghi dovrà essere bravo ad oliare i nuovi meccanismi alla svelta.
Calha e i fantasmi della mente. Calhanoglu non ha digerito lo scudetto vinto dagli ex compagni. Una ferita che brucia, i calciatori sono esseri umani e non possono sempre razionalizzare le emozioni. Vincere o arrivare secondi fa parte del gioco e poco importa che sia stato il Milan a diventare campione d’Italia nell’anno in cui Calhanoglu ha scelto l’Inter per vincere il tricolore. Solo tagliando di netto il passato, Calhanoglu tornerà ad essere determinante. Le incertezze nerazzurre attendono una rapida risoluzione.
