Chiudere le porte

Archiviata la cessione di Casadei al Chelsea adesso l’Inter sembrerebbe avere altri due casi da gestire, quelli di Milan Skriniar e Denzel Dumfries. Il centrale slovacco è sempre nel mirino del Paris Saint-Germain e se dovesse davvero arrivare un’offerta di 60 milioni sarà difficile resistere alla tentazione di non lasciare andare il giocatore.

Discorso quasi analogo per l’olandese: fino alla fine del mercato è alquanto complicato prevedere una sua permanenza ad Appiano Gentile, dato l’interesse sempre del Chelsea (quest’ultimo sempre in pressing e tentato nel soffiare un altro profilo ai nerazzurri).

Gli addii di Pinamonti e Casadei fanno guadagnare 40 milioni ma la situazione finanziaria del club non garantisce la permanenza di altre pedine. Adesso spetta a Steven Zhang l’ultima parola e scacciare i presagi di un malessere in parte dato dai rumours di mercato e da ipotetiche cessioni che, se dovessero poi verificarsi, avrebbero degli effetti collaterali sulla piazza.

L’Inter non è un supermarket e lo striscione di qualche settimana fa che recitava “Zhang the time is over” potrebbe poi trasformarsi in qualcosa in più, come ad esempio in un altro brutto segnale o anche in una contestazione meno soft. Le porte vanno chiuse. Per la squadra, i tifosi e l’ambiente, ma soprattutto per andare avanti.

Leggi anche l’ultimo approfondimento su Lecce-Inter

 

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