LA DIFESA
Handanovic 6.5: giornata serena. Una sola parata su Augello dopo settantasei minuti.
Skriniar 6.5: Caputo non lo impegna quasi mai.
De Vrij 6.5: Un’altra buona regìa difensiva. Marotta sfoglia la margherita: rinnovo o cessione?
(72’ Ranocchia 8: il voto è per tutto quello che ha dato alla causa nerazzurra in undici anni. La semirovesciata contro l’Empoli è la gemma di una stagione conclusa con altri due successi. Senza quella non ci sarebbe la Coppa Italia in bacheca).
Bastoni 6.5: prestazione ordinata in cui prova qualche buona sortita in avanti.
(59’ Dimarco 6.5: difensore importante che si trasforma in terzo attaccante in fase di possesso. Deve a Inzaghi la sua trasformazione, lui è bravo ed umile e può ancora migliorare).
IL CENTROCAMPO
Dumfries 6.5: bravo in entrambe le fasi. Con Inzaghi è diventato un esterno completo.
Barella 7: sostanza a cui abbina la ciliegina per l’assist – il dodicesimo stagionale – che vale il gol di Perisic.
(59’ Vidal 6: saluta San Siro e chiude la sua esperienza in nerazzurro con una prova ordinata).
Brozovic 7: la stagione ha confermato la sua unicità. La dirigenza dovrà adoperarsi per acquisire un sostituto. Senza di lui, il centrocampo non gira.
Calhanoglu 7: fa tredici assist in stagione. Palloni sontuosi per il Tucu che torna al gol dopo tanto tempo.
Perisic 7.5: grandissimo gol, destro o sinistro non fa differenza. Rinnoverà? La speranza è quella.
(59’ Gosens 6.5: in attesa di conoscere il futuro di Perisic, il tedesco sarà una delle certezze della prossima stagione).
L’ATTACCO
Lautaro 7: cerca il gol, non lo trova per poco. El Toro è il perno dell’attacco nerazzurro.
Correa 7.5 : una doppietta da antologia, un coast to coast finalizzato di forza che alimenta rimpianti per il periodo trascorso in infermeria.
(72’ Caicedo 6: pochi minuti, due coppe in bacheca. La sua esperienza all’Inter si chiude così).
IL MISTER
S. Inzaghi 7: qualcuno avrà sempre da obiettare e da ridire. La memoria non dev’essere corta, è bene rispolverare i titoloni di inizio stagione e le perplessità abbinate alla sua Inter. Senza Lukaku, Eriksen e Hakimi conquista due coppe contro la Juventus, accede dopo anni agli ottavi di Champions League e lotta per lo scudetto fino all’ultima giornata. Bravo, Mister. Tutto il resto è noia.