LA DIFESA
Handanovic 6: Non ha particolari colpe sulle reti subite.
Skriniar 6: si fa anticipare da Pinamonti in occasione del vantaggio azzurro. Male la diagonale. Ruba la palla da cui nasce l’azione del 3-2.
De Vrij 5.5: in occasione del vantaggio dell’Empoli è tagliato fuori da Zurkowski. Si lascia scappare Asllani, che non è Roger Rabbit, e l’Inter subisce lo 0-2.
Dimarco 6.5: meglio in fase di spinta. Dalle sue parti si apre qualche spazio letale. Un suo cross provoca l’autogol di Romagnoli.
(25’st D’Ambrosio 6: si piazza a destra e chiude gli spazi).
IL CENTROCAMPO
Dumfries 6: vita difficile contro Parisi, poche spinte in una gara di tanta sostanza e poca precisione.
(31’ st Darmian 6: contributo prezioso in fase difensiva. Con l’Inter in vantaggio diventa quinto difensore in fase di non possesso).
Barella 6.5: tanto movimento, va vicino al gol ma è poco preciso.
Brozovic 6: Con Asllani alle calcagna diventa difficile anche per lui dar luce alla solita regìa. Cresce nella ripresa, come tutta l’Inter.
Calhanoglu 7: è l’uomo che cambia ritmo ai nerazzurri. Con Brozovic marcato a uomo, tocca a lui caricarsi la squadra sulle spalle. Bellissimo l’assist per il gol del 2-2 di Lautaro.
(25’st Vidal 6: abbassa i ritmi, nasconde il pallone).
Perisic 6.5: è impressionante. Quando parte palla al piede non rallenta. Vicario gli nega il gol con una parata incredibile.
L’ATTACCO
Lautaro Martinez 8: l’uomo della provvidenza, una doppietta per esorcizzare i demoni e rispedirli negli inferi.
(25’ st Dzeko 6.5: entra e fa salire la squadra. Tanto movimento, un palo gli nega il gol, un altro se lo divora, uno lo regala a Sanchez).
J. Correa 6: si è mosso tanto ed ha indirizzato il pressing nel momento in cui l’Inter si è accesa. Peccato per il gol fallito a tu per tu con Vicario.
(36’st Alexis Sanchez 6.5: una mina vagante costante e continua. Spesso ha il pallone tra i piedi e fa sempre la scelta giusta. Per quelli dell’Empoli non è facile marcarlo. Cerca il gol, lo trova grazie ad un assist pregevole di Dzeko).
IL MISTER
S. Inzaghi 6.5: la partita comincia male ma ha il merito di crederci sempre. Incita la squadra dal primo all’ultimo minuto, cambia quando deve. Buona lettura della partita.