C’era una volta un centrocampista che faceva sognare i tifosi del Monaco. Questo calciatore fece innamorare Roberto Mancini, allenatore dell’Inter, che in lui intravedeva enormi potenzialità. Si sprecavano i paragoni, un mix tra Toure e Vieira, il nuovo Pogba. Era solo Kondogbia, un ottimo calciatore che avrebbe meritato più tempo. Questa è la sua storia. Comincia nell’estate nel 2015.
Derby col Milan. Il Milan sembra averlo in pugno, Galliani ha l’accordo con il Monaco ma le cose cambiano quando entra in gioco Roberto Mancini. Il tecnico nerazzurro telefona al centrocampista francese e gli illustra i piani che ha in mente. Vuole affidargli le chiavi del centrocampo. Kondogbia si sente lusingato, vuole solo l’Inter e Fassone e Ausilio chiudono l’affare. Kondogbia diventa il colpo di mercato più costoso dell’era Thoir, firma per cinque anni con ingaggio di 4 milioni più bonus.
Che esordio. L’Inter batte l’Atalanta con gol di Jovetic. Kondogbia si destreggia bene tra Carmona e De Roon. Novanta minuti anche nel successo di Carpi e nel derby vinto contro il Milan grazie a Freddy Guarin. Contro la Fiorentina arriva la prima batosta in campionato. Ilicic e Kalinic sono immarcabili, Miranda viene espulso e nell’intervallo Mancini lascia negli spogliatoi Kondogbia. La stagione si conclude con un quarto posto. Peccato che in Champions League si qualificano solo le prime tre. Saranno 26 le presenze totali di Kondogbia ed gol da tre punti contro il Torino.
De Boer e la crisi. Nell’estate del 2016 l’Inter viene ceduta al gruppo Suning. Mancini lascia per sopraggiunte divergenze e viene sostituito da Frank De Boer. Il tecnico olandese sogna un calcio totale ma di totale c’è solo il caos. L’esordio è pessimo, l’Inter perde contro il Chievo, quindi pareggia a San Siro contro il Palermo ed espugna Pescara. Contro la Juventus i nerazzurri vincono 2-1 e sembrano finalmente svoltare dopo il nuovo successo di Empoli. Sarà solo uno specchietto per allodole.
La frattura col Bologna. Kondogbia viene sostituito dopo soli 28 minuti da Gnoukouri con l’Inter sotto di un gol. A fine partita De Boer sbotta: “quando un giocatore non vuole ascoltare, ripete sempre gli stessi errori”. De Boer verrà esonerato qualche settimana più tardi dopo la sconfitta contro la Sampdoria. Al suo posto arriva Pioli ma la musica non cambia. A fine stagione Kondogbia saluta con destinazione Liga Spagnola.
La rinascita in Spagna. Tre stagioni al Valencia e la una nuova cessione all’Atletico Madrid segnano il definitivo rilancio di Kondogbia. Dell’Inter ricorderà un’esperienza con molte ombre e poche luci. Era solo Kondogbia, calciatore diverso dai campioni a cui è stato paragonato ma non per questo meno importante. Serviva solo tempo, merce sempre più rara nel calcio di oggi.