Non è tempo per i processi

Non è tempo per i processi
Non è tempo per i processi

Sgombriamo il campo da inutili equivoci: non è tempo per i processi. Posto che la stagione di Inzaghi, qualora si concludesse con la conquista di due coppe e di un secondo posto in campionato, sarebbe da annoverare tra quelle positive, il campionato è ancora lungo. Con quattro partite ancora da disputare può succedere di tutto.

Milan favorito. La sconfitta dell’Inter a Bologna – di squadra non del singolo – ha certamente permesso ai rossoneri di conquistare la palma di favoriti. Il Milan, che perde poco, dovrebbe scivolare in un’occasione o pareggiare due delle ultime quattro gare. L’Inter dovrebbe invece totalizzare dodici punti. Più facile a dirsi che a farsi. L’umore di Ibrahimovic e compagni è al massimo e solo un suicidio sportivo potrebbe impedire a Pioli di conquistare il primo scudetto da allenatore.

Inter, novità in vista. Ad Udine – trasferta ancor più ostica di quella di Bologna – mancheranno certamente Bastoni, Gosens e Calhanoglu. Vidal sembra recuperato e dovrebbe prendere il posto del centrocampista turco, ammonito in Emilia e squalificato. Inzaghi sfoglia la margherita in attesa di comprendere chi, tra D’Ambrosio e Dimarco, affiancherà Skriniar e De Vrji.

Torna Handa. L’errore di Radu ha certamente indirizzato la partita verso la sconfitta ma non è giusto crocifiggere il portiere nerazzurro. La partita l’ha persa la squadra, brillante solo per venticinque minuti. Dopo il pari di Arnautovic l’Inter è tornata prigioniera di fantasmi della mente che ne hanno penalizzato il rendimento tra febbraio e marzo. La squadra è parsa più impulsiva che razionale. Handanovic dovrebbe comunque riprendersi il posto dopo il forfait di Bologna ma la riflessione da fare è un’altra. In futuro sarebbe meglio se il secondo portiere disputasse qualche gara, magari in Coppa Italia. Il rischio è quello di entrare in campo arrugginito e senza ritmo partita. Un conto è l’allenamento, un altro la partita.

Inzaghi non si tocca. Con una Supercoppa Italiana in bacheca, una finale di Coppa Italia da disputare ed un campionato che potrebbe ancora non aver scritto l’ultima parola, la stagione di Inzaghi è positiva. Rispetto al recente passato l’Inter ha conquistato l’accesso agli ottavi di finale di Champions League. Avesse beccato l’Ajax come in origine – e non il Liverpool dopo il nuovo sorteggio – probabilmente il cammino europeo dei nerazzurri non si sarebbe arrestato. Dzeko, Dumfries e Calhanoglu sono ottimi calciatori ma negare che le loro caratteristiche sono completamente diverse da quelle di Lukaku, Hakimi ed Eriksen significa arrampicarsi sugli specchi. Inzaghi ha fatto benissimo e merita la riconferma. Marotta ha sgombrato il campo da qualsiasi dubbio. Non è tempo per i processi.

 

Total
0
Shares
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Related Posts
Total
0
Share