Inter Milan: lo stadio non è un miraggio
Inter e Milan sono da tempo concentrate sulla costruzione di un impianto di proprietà. Dotazioni moderne, comodità e tecnologie, saranno fuse a migliaia di tifosi e appassionati.
La necessità di realizzarlo in tempi brevi, visto il cambio di priorità passata dal luogo alla velocità di esecuzione, è un chiaro segnale che qualcosa a breve si smuoverà.
Non solo in senso pratico, ma più specificatamente verso un nuovo step di crescita tramite un asset capace di generare introiti.
Una sorta di circolo virtuoso in fase di avvio e sicuramente idoneo ad alimentare basi solide e anche fantasie dei tifosi.
Stadio come casa
Stadio significa in ogni caso appartenenza e orgoglio. La casa del tifoso che si riconosce nella storia e nei colori del club per cui decide di affrontare trasferte, sacrifici, difficoltà.
Un luogo accogliente, pieno di attrattive ma soprattutto di identità. Un’espressione fisica e allo stesso tempo filosofica di una comunità.
Tutti i top club ne avrebbero uno, ma quello di Inter e Milan, sarebbe unico per genere e soprattutto per storia, potendo ospitare due vincitrici della Champions nella stessa città.
Stadio come attrattiva per investire
Uno stadio di proprietà poi, vorrebbe significare rendere più appetibile il club. Fornire quindi agli investitori un’importante base su cui fare crescere i fatturati, sfruttando le enormi potenzialità dei bacini di utenza.
Un’infrastruttura che renderebbe in ogni caso più moderna un’intera area cittadina, tingendola in modo indelebile e rimarcando un territorio visceralmente.
Inter Milan come opportunità lavorative
Diverrebbe così un vero e proprio centro di opportunità per molti lavoratori e addetti di ogni tipo: aree verdi, ristoranti, parchi, assistenza e intrattenimento. Una possibilità di crescita e di benessere che in un epoca buia, soprattutto dopo la pandemia, sarebbe di vitale importanza.
Verso un calcio moderno
In questo modo, due dei più blasonati club di Europa si metterebbero in scia di altri che in realtà da anni avrebbero già segnato importanti solchi.
Senza guardare troppo lontano, lo stadium e in generale tutta l’area della Continassa, ne sarebbe un esempio chiaro e pratico di quanto sopra espresso.
Uno spettacolo così adeguato alle nuove esigenze e con la finalità di aggiornare un movimento sportivo, da troppo tempo trascurato.
Potrebbe quindi essere il passo verso la rinascita di una tradizione calcistica, radicata nell’anima italiana a qualsiasi livello. L’inizio di una nuova epoca fatta di maggiore stabilità e di migliorie divenute necessarie e per rendere l’esperienza calcio più intima, sicura e per una porzione di pubblico più ampia.
Un passaggio obbligato da un lato, ma dall’altro anche un intervento che potrebbe fare ben sperare gli utenti, di assistere presto a nuovi top match, giocati da protagonisti di primissimo livello. Un rischio da quasi un miliardo di euro ma che taglierà di netto il passato con il futuro.