Meglio essere franchi senza girarci attorno: è nato l’anti interismo. L’abbiamo compreso dalle ultime esternazioni di addetti ai lavori e non.
Il gioco. L’Inter di Simone Inzaghi pratica un calcio tecnico e fisico. Si è dovuta riadattare alle differenti caratteristiche di alcuni interpreti. Dzeko non è Lukaku, Dumfries non è Hakimi. Calhanoglu è diverso da Eriksen eppure a qualcuno non piace il gioco dell’Inter. Definirlo antiquato pare francamente una esagerazione. Ridurre il calcio di Inzaghi alle sole ripartenze è analisi che fa accapponare la pelle. L’Inter costruisce, verticalizza, adopera le vie centrali. Pratica un calcio totale, cos’altro deve fare?
Le classifiche fantasiose. C’è poi chi si diverte a sviluppare classifiche prive di errori arbitrali. Potremmo definirla graduatoria della polemica visto che si basa su un giudizio meramente soggettivo, dunque esposto a repliche. Non ci interessa replicare, solo constatare che l’Inter viene sempre più esposta a critiche non sempre razionali. Sembra aleggi una sorta di antipatia verso i nerazzurri.
Errori e verità. Molto più semplice mantenersi ancorati ai dati di realtà. Errori arbitrali ce ne sono stati ma le colpe non sono dell’Inter. L’Inter era davanti, ha dilapidato un importante vantaggio. Milan e Napoli ne hanno parzialmente approfittato. Qualora l’Inter pareggiasse a Bologna con chi dovrebbe prendersela? Esclusivamente con se stessa. Il Milan che ha pareggiato in casa contro il Bologna e in trasferta contro il Torino, permettendo all’Inter di rosicchiare quattro punti, con chi deve prendersela? Solo con se stesso.
Razionalità. I nerazzurri meritano applausi dopo questa parziale rimonta? Certamente. Così come li meritavano Milan e Napoli quando, a loro volta, guadagnavano punti sui nerazzurri. Sarebbe molto più semplice fantasticare di meno e smetterla di far passare il Milan da povera vittima e l’Inter da carnefice. È nato l’anti interismo, nonostante tutto ce ne faremo una ragione ed andremo avanti per la nostra strada.
Caro Raffaele ricordi la favola di Esopo la volpe e l’uva?………..