Gosens e Perisic, la fascia sinistra più forte al mondo

Gosens e Perisic: la fascia sinistra più forte al mondo
Gosens e Perisic: la fascia sinistra più forte al mondo

Gosens sta scaldando i motori. Dopo i primi mesi di ambientamento, il tedesco sta iniziando a far vedere le sue doti, che gli hanno permesso di affermarsi prima nell’Atalanta, di raggiungere la nazionale e di approdare, infine, all’Inter. Il suo biglietto da visita è stato il gol con cui ha spento ogni speranza del Milan nella semifinale di Coppa Italia. Non il suo gol più bello, come lui stesso si è affrettato a precisare, ma una possente pietra messa a fondamenta della sua carriera in nerazzurro.

Inzaghi, adesso, ha solo l’imbarazzo della scelta. Su quella stessa fascia, infatti, agisce Perisic. Il miglior Perisic di sempre. Il croato, arrivato nel 2015, ha trovato una costanza di rendimento, una padronanza al di fuori da ogni logica immagibile. Ivan è sempre stato forte, ma molto probabilmene in questo momento è il migliore esterno a tutta fascia del mondo. Lo dimostrano gli assist là davanti, gol e i salvataggi, come contro il Milan, sulla linea di porta.

Gosens e Perisic, due così non li ha nessuno

Ecco, avere due così in squadra, avere queste due frecce nella faretra consente di affrontate ogni competizione senza il rischio dell’assenza di qualità. Un’arma non da poco per l’Inter, che con una visione lungimirante ha preso Gosens nel periodo dell’infortunio (risparmiando così certamente qualcosa) e si è decisa finalmente a rinnovare il contratto di Perisic, alzando l’offerta per meriti acquisiti sul campo. Niente male, per una squadra che, in estate, dopo le illustri cessioni, per molti degli addetti ai lavori era sul viale del tramonto.

Se da un lato Gosens reclama più spazio, dall’altro c’è la necessità di preservare un Perisic che non potrà giocare a mille 50 partite all’anno. Motivo per cui, con tutte le competizioni in cui i nerazzurri saranno impegnati nella prossima stagione, un’alternanza in certi match non potrà che portare risultati. Sempre che Inzaghi non voglia stupirci pensando a un impiego in contemporanea dei due arcieri. Non sarebbe impossibile. Intanto, essendo due ragazzi intelligenti, amanti del lavoro e del sacrificio, saranno certamente stimolati da una competizione di questo tipo. E questo è più che un buon auspicio.

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