20 aprile 2010, Inter-Barcellona 3-1: onda nerazzurra, disfatta blaugrana

E’ il 20 aprile del 2010 quando allo Stadio San Siro si affrontano Inter e Barcellona nella semifinale d’andata della Uefa Champions League. I nerazzurri non arrivano coi pronostici a loro favore, data la caratura dell’avversario e dati anche i singoli. Ad allenare i blaugrana c’è Pep Guardiola, mentre sulla panchina dell’Inter c’è José Mourinho. Sembrava essere un match come tutti gli altri, con un finale già scritto ma nessuno si sarebbe mai aspettato una vittoria così roboante.

La partita

L’Inter scende in campo con 4-2-3-1 con Julio Cesar, Maicon, Lucio, Samuel e Zanetti a comporre la difesa. A creare una diga in mezzo al campo ci pensano Cambiasso e Thiago Motta, mentre Eto’o , Sneijder e Pandev supportano l’unica punta Diego Milito. L’inizio non è dei migliori: nei primi 20 minuti il Barça è passa in vantaggio grazie a Pedro che raccoglie un assist di Maxwell all’interno dell’area. Dieci minuti dopo però arriva il pareggio: Sneijder non sbaglia a tu per tu con Valdes dopo aver ricevuto la sfera da Milito. Primo tempo sull’1-1. Nel secondo l’Inter parte subito forte con Maicon che al termine di un’incursione deposita il pallone nell’angolino basso. Tredici minuti dopo c’è il delirio: Thiago Motta vince un tackle, serve Eto’o con quest’ultimo che riesce a pescare Sneijder. L’olandese fa la torre per Milito e l’argentino firma il terzo gol mandando in visibilio il pubblico presente sugli spalti. Successivamente il Barcellona attacca a testa bassa ma l’Inter riesce a restare compatta grazie anche a un monumentale Lucio che salva sulla linea di porta un pallone velenoso di Piqué.

José Mourinho analizzerà poi nel post-partita la gara: “E’ stata una partita quasi perfetta. Per essere perfetta non dovevamo subire quel goal. L’Inter ha meritato di vincere con due goal di scarto. La Finale? E’ lontana, non cambia niente, noi abbiamo le stesse probabilità loro. Conosco il Barcellona e so che sono molto furbi, e nel tunnel hanno iniziato già a giocare la gara di ritorno. E’ stata una partita a scacchi e qualche errore ci sta, il problema è che li paghi molto. La squadra è piena di fiducia, e l’Inter si è trasformata in Champions, fare sei vittorie di fila è fantastico”.

 

Unico neo? L’ingresso in campo di Mario Balotelli. Il centravanti, già ai ferri corti coi tifosi, getta la maglia al termine del match suscitando l’ira dell’universo interista. Questo però poco importa, perché quel 20 aprile del 2010 i Campioni del Mondo e d’Europa sono stati travolti da un’onda nerazzurra.

 

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