L’Inter espugna il difficile campo di La Spezia, affossa gli aquilotti bianconeri e lancia la rincorsa al Milan. Una partita alla volta. L’obiettivo è vincerle tutte da qui alla fine. Solo così potrà mantenere lo scudetto sul petto.
El Toro incorna. Tucu-gol? No, Toro-gol. L’attesa del popolo nerazzurro per il ritorno al gol di Correa si è trasformata nella celebrazione del bomber più classico. Lautaro Martinez ha raggiunto quota 15 gol in campionato. Media superiore ad un gol ogni due gare, avendone disputate 29 in stagione. La rete di Lautaro giunge nell’ultimo quarto d’ora, col Toro mandato in campo 15 minuti prima, proprio mentre qualcuno cominciava a chiedersi se Correa-Dzeko fosse la giusta coppia d’attacco. A chiudere la partita, in bilico fino al 75′ ci ha pensato il bomber di sempre. Poco importa se prima aveva fallito due occasioni.
Bomber unico. Il goleador di razza sa sempre farsi trovare sulla zolla giusta al momento giusto, come ha fatto El Toro su cross di Perisic. Lautaro possiede anche altruismo, da riguardare l’assist per il definitivo 3-1 di Alexis Sanchez. La nuova coppia ha realizzato un gol a testa, messo la partita in ghiaccio e scacciato via spauracchi dopo il momentaneo 1-2 di Maggiore.
Contraddizioni. Inzaghi resta comunque alle prese con le contraddizioni di una squadra che ha fin troppi attaccanti (c’è anche Caicedo, non va dimenticato) e nessun vice Brozovic. Vidal, Gagliardini e Vecino hanno dimostrato in precedenti occasioni di non possedere né il passo né la razionalità tattica del centrocampista croato. Gli stessi Barella e Calhanoglu, quando impiegati in regìa, hanno dato vita a prestazioni non certo da premio Oscar.
Una partita alla volta. Martedì si disputerà la gara di ritorno delle semifinali di Coppa Italia contro il Milan. Inzaghi dovrà necessariamente ricorrere al turnover. Anche a centrocampo, onde evitare rischi che qualcuno possa arrivare spremuto ai confronti ravvicinati contro la Roma dell’ex Mourinho e Bologna nel recupero del 27. Dimarco, Darmian, Gosens e Alexis Sanchez sono in preallarme e dovrebbero partire dall’inizio. Con loro Lautaro e forse Vidal per Calhanoglu. Una partita alla volta. La calma è la virtù dei forti.