L’Inter torna padrona del proprio destino

L'Inter torna padrona del proprio destino
L’Inter torna padrona del proprio destino

Il successo contro il Verona e gli stop di Napoli e Milan fanno sorridere i nerazzurri. L’Inter torna padrona del proprio destino. In caso di vittoria nel recupero di Bologna – gara tutt’altro che semplice, il Milan ce lo insegna – l’Inter balzerebbe in testa alla classifica. Prima bisognerà affrontare Spezia e Roma. Gli aquilotti di Thiago Motta sono arcigni ed hanno già dimostrato di saper sgambettare le grandi. Napoli e Milan lo sanno bene.

Ricambi necessari. L’Inter dovrà essere brava e matura nel gestire al meglio le energie per il nuovo tour de force che attende la squadra. Cinque partite in sedici giorni rappresentano un notevole banco di prova per Handanovic e compagni. Contro lo Spezia potrebbero rifiatare De Vrji, Perisic e Dzeko. Inzaghi potrebbe affidarsi a D’Ambrosio, in modo che De Vrji smaltisca del tutto l’affaticamento muscolare rimediato contro il Verona, Gosens e Lautaro. Alexis Sanchez rientrerebbe in Coppa Italia contro il Milan.

Correre con razionalità. L’Inter ha sempre corso, anche quando le cose non giravano. A Genova (0-0) i nerazzurri hanno tirato in porta così come fatto contro la Salernitana (5-0). In alcuni casi è mancata quella razionalità che non ha permesso di effettuare la giocata decisiva. Inzaghi dovrà fare tesoro degli errori del passato e gestire al meglio le risorse. In queste sette partite che restano non saranno permessi passi falsi.

Sante parole. Quelle di Paolo Di Canio ai microfoni di Sky Calcio Club. “Se l’Inter non avesse avuto quel blackout con il calendario asimmetrico – ha dichiarato l’ex fantasista della Lazio – adesso sarebbe prima con 7-8 punti di vantaggio, non perché sia nettamente più forte ma perché ha l’abitudine a vincere data dall’anno scorso”. Purtroppo i nerazzurri hanno dovuto fronteggiare un calendario machiavellico ma è inutile piangere sul latte versato. Bisognerà serrare i ranghi e stingere i denti e lasciare le lacrime agli avversari. L’Inter torna padrona del proprio destino, tutto il resto, prendendo in prestito le parole di un sontuoso interista che purtroppo non c’è più, è noia.

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