Inter, la fase offensiva si è inceppata. La sensazione è che si spari poco e a salve, che i nerazzurri siano diventati lenti, impacciati e prevedibili. Se si esclude il roboante successo contro la Salernitana – davvero troppo poco per pensare in grande – i motivi per sorridere sono ridotti al lumicino.
Squadra appannata. Rispetto a qualche mese fa sono diminuite reti ed occasioni da gol. Preoccupa non tanto l’astinenza degli attaccanti quanto la reale difficoltà nel rendersi pericolosi. Non è un discorso da estendere esclusivamente ai singoli ma alla fase offensiva nella sua coralità. Demeriti di un modulo prevedibile e dell’assenza di un’alternativa. Inzaghi non si è preoccupato di realizzare un piano B e l’Inter ne sta pagando le conseguenze.
Le scelte di Inzaghi. Lautaro e Dzeko hanno offerto una prestazione insufficiente ma togliere entrambi è parsa scelta azzardata. Inzaghi – che uomo d’area lo è stato – ha privato l’Inter di due punti di riferimento in avanti. Correa e Sanchez hanno differenti caratteristiche ma non occupano l’area di rigore, non sfruttano i cross provenienti dagli esterni. Perlomeno non con regolarità. Correa lo ha fatto in una occasione – contro il Verona – Sanchez in un paio. Entrambi possono giocare con Dzeko e Lautaro, quanto alla loro convivenza non sembra sia idilliaca e i risultati lo testimoniano. Quando impiegati insieme non hanno brillato.
Dzeko-Lautaro, convivenza difficile. I due si cercano, provano a dialogare, ma faticano tremendamente. Lautaro si integrava alla perfezione con Lukaku. Era un Toro più incisivo e determinante nell’intera fase offensiva, al di là del numero di reti stagionali che resta abbastanza soddisfacente. Dzeko si è trasformato in un trequartista aggiunto. Gira spesso a largo dell’area di rigore con l’obiettivo di creare superiorità per il compagno di reparto. I risultati sono altalenanti.
Correa, che delusione. Quattro reti appena, una doppietta contro Hellas Verona ed Udinese, un investimento di circa 30 milioni di euro che si sta rivelando inefficace. L’uomo fortemente voluto da Inzaghi in nerazzurro sta deludendo le attese. Vittima di qualche infortunio di troppo, El Tucu non si è ancora visto. Fino a questo momento è emersa la sua controfigura. Mancano ancora alcune partite ma il bilancio non può certamente essere positivo.
Caicedo evanescente. L’attaccante ecuadoriano ha palesato parecchie difficoltà sin dal suo arrivo. Ha faticato parecchio ad integrarsi, complice anche un infortunio muscolare che lo ha colpito durante i suoi primi allenamenti in nerazzurro. Pochi minuti non possono giustificare il suo acquisto e la cessione di un giovane di prospettiva come Satriano.