La Juve e Dybala sono arrivati ai minimi storici. Se poi anche Allegri – il suo primo sponsor, l’uomo che lo ha coccolato e fatto diventare calciatore maturo – perde le staffe qualche problema c’è e non si può sottacere.
Inutile nasconderlo: tra Paulo e Madama le cose non vanno come preventivato. Il rinnovo non è mai arrivato, le cifre richieste dall’entourage dell’argentino spropositate, l’insofferenza che serpeggia fra le parti sotto gli occhi di tutti e, un accordo oggi più che mai lontano, rende tutto complicato.
L’ultima scintilla è scoppiata ieri, quando pare che il numero 10 bianconero abbia chiesto al tecnico di concedere alla squadra un po’ di riposo in più in vista del match con la Salernitana. Allegri non l’ha presa bene, rispondendo piccato: “Paulo, proprio tu mi chiedi questo?”.
L’eliminazione della Champions ha lasciato scorie nocive che non mettono tranquillità all’ambiente, questo è sicuro. In questa ottica la dirigenza bianconera vuole riportare il sereno, cercando di evitare grattacapi e spostando più in là le decisioni sul futuro.
Dybala, quella voglia di cambiare aria
Ma la realtà è che forse non c’è più voglia di ricucire, né da parte di Dybala né da parte della Juve. Perché inevitabilmente si finisce sempre a parlare di milioni e contratti. Argomenti delicati, che non fanno bene se si protraggono più del dovuto.
Dybala, dal canto suo, non si sta stracciando le vesti, conscio del fatto che ci sono squadre pronte ad accaparrarselo. L’Inter è tra queste. Marotta, da sempre suo estimatore, non si lascerebbe sfuggire l’occasione di tesserare un parametro zero dalle qualità sopraffine.
Potrebbe essere che qualche decisione sia già stata presa e che la stessa ancora, per ovvi motivi, sia tenuta sottocoperta. Una cosa è certa: in Italia l’Inter è la meta più probabile per Dybala. Marotta farà valere i suoi buoni uffici e potrebbe chiedere a Zhang un piccolo sacrificio.
Già, con mix di finanza creativa e un equilibrio economico da rispettare, dove il rapporto entrate-uscite sia in positivo, il bianconero potrebbe vestire il nero e l’azzurro di Milano.
