Eriksson difende Inzaghi. Le sue parole

Eriksson difende Inzaghi
Eriksson difende Inzaghi

Eriksson difende Inzaghi, le sue parole. C’era una volta la Lazio campione d’Italia. Una delle squadre più forti e competitive del secolo scorso. Sapientemente guidata da Sven Goran Eriksson, l’undici biancoceleste poteva contare anche sul fiuto per il gol di Simone Inzaghi. L’allenatore nerazzurro è stato protagonista indiscusso di quella squadra capace di rimontare ben nove punti alla Juventus. Un successo sofferto, fortemente voluto e desiderato. Un collettivo che ha parecchi punti in comune con l’Inter di oggi. L’attuale periodo di appannamento vissuto dai nerazzurri rappresenta un piccolo campanello d’allarme ma Eriksson difende Inzaghi e promuove l’Inter.

Lautaro-Dzeko, che coppia. Intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport – articolo a firma di Filippo Conticello – Sven Goran Eriksson ha difeso a spada tratta l’operato di Simone Inzaghi. Un’Inter che ha dovuto rinunciare a Lukaku e Hakimi, fondamentali per la conquista dell’ultimo scudetto, adeguatamente rimpiazzati in sede di mercato dalla dirigenza nerazzurra. L’ex allenatore della Lazio campione d’Italia ha analizzato l’attuale momento di difficoltà vissuto dai nerazzurri. “Lo scudetto – ha precisato Eriksson – dipenderà anche dal Milan. L’Inter ha un particolare stile, un gioco bello, felice, una squadra che difende attaccando e risolve con Lautaro e Dzeko”.

Tutti per uno. Eriksson ha parlato anche del rapporto tra Simone Inzaghi e la squadra. “Ho sempre pensato che nel calcio il gruppo sia tutto. Senza un ambiente buono nello spogliatoio, i risultati non arriveranno mai. Se invece hai creato un modo positivo, proprio come ha fatto Simone, riesci a resistere e a stare in piedi”.

Analogie con la Lazio tricolore. Lo scudetto del 2000, conquistato anche grazie al prezioso successo del Perugia di Luciano Gaucci sulla Juventus, è nella memoria di tutti. Eriksson vede analogie tra la sua Lazio e questa Inter. “Nel 2000 abbiamo rimontato nove punti con fiducia e pazienza. Simone è molto meno indietro: l’impresa sarebbe più facile. Di sicuro, il ricordo di quell’esperienza lo può guidare”.

Total
0
Shares
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Related Posts
Total
0
Share